L' amante di Gramigna fa parte delle novelle di Vita dei Campi, dove Verga ricostruisce i casi degli umili: si pone sullo stesso piano dei suoi personaggi e si immerge nella loro realtà.
Preceduta da una lettera indirizzata all'amico Salvatore Farina in cui lo scrittore espone la propria teoria sul modo con cui rappresentare i fatti umani, la novella " L'amante di Gramigna prefigura la poetica del verismo. E' interessante rifarsi alle stesse parole di Verga: << io ti ripeterò questo racconto così così come l'ho raccolto pei viottoli dei campi, press'a poco colle medesime parole semplici e pittoresche della narrazione popolare, e tu veramente preferirai di trovarti faccia a faccia col fatto nudo e schietto, senza stare a cercarlo tra le linee del libro, attraverso la lente dello scrittore>>. E' il principio dell'impersonalità, ripreso da Gustave Flaubert:<< l'arte del Verismo è raccolta nella formula che essa sembrerà essersi fatta da sé>>.
Protagonista del racconto, aspro nei suoi paesaggi e intenso di connotazioni psicologiche, non è Gramigna, il brigante, bensì Peppa, una giovane che pur essendo pronta per un buon matrimonio, si innamora, con una dedizione quasi animalesca, dell'uomo che in realtà non ha mai conosciuto e di cui ha appreso soltanto le gesta: lo raggiunge, si abbandona al proprio destino e segue le vicende del brigante fino a quando non vengono ambedue catturati. Il destino di Peppa, abbandonata da tutti e <<svergognata>>, rifiutata dai paesani che sono passati dall'ammirazione alla condanna del brigante, si chiude in una squallida e triste sottomissione.
Nessun commento:
Posta un commento