Abituati alle forme stilizzate e longilinee delle moderne top model, si capisce perché i visitatori dei musei si domandino stupiti come i carnosi nudi di Rubens abbiano mai potuto meritare l'etichetta di " belli"; al di là delle specifiche caratteristiche dei canoni di bellezza che si cono susseguiti nel tempo, troppo numerosi e variegati, occorre chiedersi quale fattore determinante è stato nella scelta dei modelli di bellezza femminile. Il fattore è stato la psiche maschile. Nella mitologia greca questo fenomeno è documentato dal mito del Giudizio di Paride: a decidere chi fosse la più bella tra Giunone, (potere), Minerva ( scienze e arte), Venere (amore) sarà proprio lui , Paride, solo dopo aver saputo quali doni gli avrebbero offerto come compenso le tre dee in caso di vittoria. La scelta ricade su Venere che gli promette di realizzare i suoi sogni amorosi, dandogli in moglie la mortale più bella sulla terra, la fatale Elena di Troia. Sin dagli inizi, quindi, l'idea di bellezza femminile assume una dimensione spiccatamente fisica e sensuale che percorre l'intera storia occidentale.
Raffaello le tre Grazie 1504-1505
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