Nella violenta rappresentazione di corpi tesi e annodati in lotta disperata in una fantastica successione di spazi, organizzata soprattutto dal ritmo delle luci e delle ombre che sembrano moltiplicare e propagare all'infinito, come in un labirinto di specchi, il tumulto dei primi piani sono stati più volte messi in risalto echeggiamenti di motivi raffaelleschi, michelangioleschi e da sculture del Giambologna.
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