E' una delle composizioni più serrate e riuscite della pittura mitologica di Reni.
La scena ricorda la mitica e velocissima Atalanta, che si era detta disposta a sposare solo chi fosse riuscito batterla nella corsa. Il sagace innamorato Ippomene, confidando nella vanità femminile, lascia cadere delle sfere d'oro. Atalanta si ferma a raccoglierle e così perde la gara, superata dallo slanciato giovane. Solo gli svolazzanti pepli danno l'idea del movimento, in un dipinto di calcolato classicismo.
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