E' antagonista di Vogue, a cui ha spesso sottratto le forze migliori. Fondato nel 1867 da F. Haper come settimanale, poi mensile, nel'13, fu acquistata da W. R. Hearst, già floridissimo editore.
Con una politica di ingaggi ben mirati fu subito competitivo. Nel '29, Hearst aggiunse una seconda "a" al finale di Bazar. Da allora, Haper's Bazaar decollò. Nel mensile sono cresciuti Diana Vreeland e fotografi come Bob Richardson e Irving Penn. Nel 2003 la testata è pubblicata in 18 paesi.
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