L'ellenicità di Maillol è costruita attraverso un piano geometrico inscritta nella figura stile Mediterraneo, in un quadrato perfetto. Anche quando concepisce l'opera in senso meno compatto,
Maillon rimane un tradizionalista: il suo Torso con camicia (1900, Parigi, collezione privata), riprende il panneggio "bagnato" degli scultori ellenistici. Osservando le figure di Michelangelo lo scultore rimarca il bello e il vero a imitazione della natura, possibilmente più bello e più vero nella forma in bronzo. Durante due millenni la scultura si è attenuta al senso della verosimiglianza attraverso la terza dimensione, che conferisce alle opere plastiche un carattere d'incontestabilità, e la facoltà- propria della scultura, a differenza della pittura, di condividere il nostro ambiente fisico e la nostra luce. Sotto questo punto di vista, l'intento di Maillon nello scolpire Veneri e Ninfe non è diverso essenzialmente diverso da quello di Prassitele che modellava la sua Afrodite ispirandosi alle forme della bella Frine.
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