Il costante riferimento al mondo dell'arte lo ha imposto come il sarto pittore. Ispiratosi a Modigliani, Kandinskij, Picasso, Vasarely, Klimt, Matisse, Sonia Delaunay, ha saputo creare modelli e tessuti di grande impatto cromatico sia per l'alta moda sia per il prêt-à-porter. Nato in Umbria a Gualdo Tadino, ha iniziato come pittore e decoratore di ceramiche e, una volta terminati gli studi accademici a Perugia, si è trasferito a Roma dove nel '54 ha aperto il suo primo atelier in via Margutta. In questi anni ha iniziato una stretta collaborazione con Carosa, Simonetta Fabiani, De Luca, Schubert, Antonelli, le grandi firme della nascente moda italiana. La giornalista Irene Brin e la direttrice della Galleria d'Arte Moderna di Roma, Palma Bucarelli, furono tra le prime a credere in lui e a incoraggiarlo a fondare una maison. Nel '61 debutta a Palazzo Pitti, ma il grande successo lo ottiene nel '63, quando presenta la collezione d'ispirazione militare precorrendo i tempi. Attrici come Ginger Rogers, Silvana Mangano, Annie Girardot, diventano sue clienti. Tra la fine degli sessanta e gli inizi del '70 presenta collezioni ispirate ai grandi maestri dell'arte, spostando poi il suo interesse sullo stile folk ed enfatizzando le linee morbide e cadenti. Nel '99 Lancetti viene acquistato dal gruppo Compafin, guidato da Ugo Paci. La morte di Paci nel 2003 impegna la moglie Luisa nella conduzione dell'attività già presente al fianco del marito. E' lei ad affidare l'incarico al giovane stilista Icarius che ha sfilato più volte a Parigi.
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