Gaetano Marzotto, dopo la sua morte avvenuta nel '72, lasciava ai figli una società assai cresciuta in fatturato e orgoglio imprenditoriale. La filosofia del gruppo era stata quella dello sviluppo, dell'espansione, non appena i tempi economici li rendevano possibili. Sta in questa eredità il modo di fare impresa anche nella quinta generazione, mentre l'industria del tessile e delle confezioni era in crisi. Nel '75, il Gruppo denunciava perdite attorno ai sei miliardi di lire. Nel '97 il fatturato era di oltre 2400 miliardi, realizzato per oltre tre quarti all'estero, con un tasso medio di crescita all'anno di circa il 15%. La realtà è quella di un Gruppo con stabilimenti in sette paesi, una presenza commerciale in oltre 90, una posizione di primissima fila nei tessuti di pura lana, nei filati di lino lungo taglio, nell'abbigliamento classico maschile, nello sportswear e nell'abbigliamento femminile. Nel 2005 avviene una scissione tra le attività del settore tessile e quelle dell'abbigliamento con la conseguente costituzione di due distinte società: Marzotto S.p.A. e Valentino Fashion Group. Oggi il Gruppo Marzotto è un protagonista di rilevanza mondiale nell'industria del tessile e ha nell'innovazione la propria missione strategica.
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