La stilista ha unito al nome di famiglia quello della figlia Roberta per firmare le borse in velluto a zone verdi, rosse e blu, ricamate in oro e a stemmi, ideate durante l'obbligato soggiorno in Svizzera per sfuggire alle leggi razziali. Quelle borse piacquero al gran mondo internazionale che, nell'immediato dopoguerra era tornato a Venezia, città natale di Giuliana, e a un 'importante giornalista di moda, Elsa Robiola, che le pubblicò su Bellezza. Oggi il brand fa parte del Gruppo Sixty.
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