Aprì, nel 36-37, un atelier negozio a Milano in via Santo Spirito e lo chiamò Gabriella Sport. Ebbe successo nonostante le tempeste del secondo conflitto mondiale. Finanziata da alcuni amici e sfuggire ai bombardamenti su Milano, decise di rilevare la sede romana della sartoria Ventura in Piazza di Spagna, tenne quella firma pur dedicandosi all'alta moda. L'aiutava professionalmente madame Anna, che era stata la volitiva, intelligente direttrice della maison Ventura. Nel '49 Gabriella si risposò con il principe siciliano Giardinelli. Per qualche anno fece la spola tra Palermo e Roma, tenendo aperta la sartoria. Agli inizi del decennio '50 si ritirò. Più tardi divenne presidentessa delle Soroptimist e scrisse il libro "Una gran bella vita" (Mondadori).
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