giovedì 7 maggio 2015

Villarbasse (Torino)

Chiesa di S. Antonio di Ranverso (sec. XII, più volte rimaneggiata), caratteristico esempio di architettura medievale piemontese chiaramente influenzata dal gotico francese; facciata in cotto con portico, abside poligonale con pinnacoli e campanile a tre ordini di bifore, con cuspide ottagonale;
interno affrescato da Giacomo Jaquerio (1375-1453), e pentittico di Defendente Ferrari (notizie dal 1510 al 1531).
La precettoria di Sant'Antonio di Ranverso è situata a Buttigliera Alta, in provincia di Torino, all'ingresso della Valle di Susa.
Il nome del monastero combina la dedica a sant'Antonio abate e il toponimo di "Rivus Inversus", un canale situato a nord delle colline moreniche.
Una recente tradizione è l'allestimento della scena della Natività sul terreno della precettoria, che coinvolge centinaia di persone, fra adulti e bambini, nella rappresentazione dei passi biblici riguardanti la nascita di Gesù
Il complesso fu fondato nel 1188 da Umberto III di Savoia e dato in uso ai canonici regolari di Sant'Antonio di Vienne, con l'intento di creare un punto di assistenza per i pellegrini e un centro di trattamento di coloro i quali erano afflitti dal "fuoco di sant'Antonio". Con l'avvento dell'epidemia di peste della seconda metà del XIV secolo la precettoria ospiterà anche gli affetti da questa terribile malattia. L'isolamento delle piaghe infette avveniva attraverso il grasso dei maiali per evitare l'espandersi dell'infezione. Il richiamo all'iconografia di sant'Antonio abate è esplicita: il santo appare sempre accanto ad un maialino.
La precettoria fu rimodellata molte volte nel corso dei secoli, alterandone fortemente la forma originale. Comprendeva inizialmente un ospedale, di cui rimane solo una facciata, la precettoria e la chiesa. La chiesa stessa appare oggi nello stile gotico-lombardo, del rifacimento dei secoli XIV e XV. Adiacente alla chiesa vi è il campanile, eretto in stile gotico dal 1300.

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