Il ruolo di insegnate è stato tradizionalmente considerato connaturale al sesso femminile in quanto appare la normale continuazione del compito materno.
Nel corso della storia si è venuta a configurare una distinzione una distinzione tra impieghi tipicamente femminili e occupazioni tipicamente maschili. Così l'indole emotiva che la tradizione ha da sempre attribuito al sesso femminile ha fatto si che la presenza della donna sia stata molto più rappresentativa nell'ambito dell'assistenza alla persona, e quindi nel campo dell'istruzione. Già nel Medioevo i documenti parlano di un significativo numero di maestre, una tendenza destinata a perdurare durante tutta l'età moderna. Tuttavia il fenomeno non è esente da contraddizioni: per quanto si consideri un'occupazione connaturale al sesso femminile, l'istruzione richiede competenze specifiche a lungo rimaste difficilmente accessibili alle donne, che cominciano a essere ammesse ai livelli più alti della formazione soltanto dalla seconda metà del XIX secolo.
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