sabato 28 novembre 2015

Roy Lichtenstein, Autoritratto, 1978, collezione privata

La grande tela dipinta a olio, ha l'aspetto ha l'aspetto di una stampa tipografica, con i contorni netti e le forme semplificate di un fumetto e aree rese con il retino o con linee parallele. Il dipinto è realizzato secondo una tecnica tipica dell'artista, che mima, con la pittura, gli effetti che creerebbe l'ingrandimento di un'immagine ottenuta con procedimenti di riproduzione meccanica.
Ponendo lo spettatore di fronte all'assenza del corpo dell'artista dal quadro che dovrebbe rappresentarlo, Lichtenstein esplicita l'idea di autoannullamento insita nella sua pittura, volutamente industriale e disincarnata, in cui il pittore deve scomparire e non essere altro che uno specchio vuoto.

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