martedì 19 gennaio 2016

Michelangelo: Giudizio Universale

Un grande affresco del Giudizio Universale fu dipinto fu dipinto da Michelangelo tra il 1536 e il 1541 sulla parete di fondo della Cappella Sistina, durante il pontificato di Paolo III Farnese. Erano passati più di venti anni dagli affreschi della volta e il clima culturale era radicalmente mutato: dopo il sacco di Roma e l'avvio della riforma protestante la capitale della cristianità era pervasa da un senso di crisi, e l'artista si era accostato ai circoli intellettuali che aspiravano alla moralizzazione della vita della Chiesa propugnando un'interpretazione severa e profondamente interiore del cristianesimo.
L'affresco, ispirato a questo orientamento spirituale e straordinariamente innovativo nelle forme, suscitò tra i contemporanei un effetto sconvolgente: una sconfinata ammirazione, ma anche critiche per la mancanza di "misura" e di "armonia", e accuse di tradimento dell'ortodossia religiosa e di immoralità, fiorite con particolare virulenza negli anni della Controriforma.

Nessun commento:

Posta un commento