La paura del subbuglio quando non ha un piano B ben calcolato dell'ordine precedente, appartiene a un collante che ci trattiene nel passato quasi geneticamente, come se il futuro fosse << una malattia contro cui doversi premunire ad ogni costo, magari grazie al semplice vaccino dell'incredulità>>.
Non a caso, appena il nuovo prende forma, viene d'istinto additato perché lo si possa colpire sul nascere e rapidamente svuotare. Tanto ingegno, dunque, per doverci ancora azzuffare con la qualità del vivere, di continuo rivendicata e perseguita, fraintesa e temuta... (Sergio Zavoli, Di questo passo)
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