Non possiamo considerare completa una esposizione delle motivazioni integrative dell'Io senza tener conto delle motivazioni inconsce.
Freud richiama l'attenzione universale sul ruolo decisivo giocato dalle motivazioni inconsce nel comportamento. Egli indica varie forme di comportamento in cui le motivazioni inconsce si esprimono:
1) l'individuo esprime spesso nei propri sogni desideri dei quali non è consapevole.
2) Manierismi inconsci e lapsus "fanno la spia" e rivelano motivazioni inconsce.
3) E' dimostrato che sintomi morbosi (nevrotici) servono spesso bisogni inconsci del paziente.
In circostanze ordinarie non esiste una netta distinzione tra motivazioni inconsce e coscienti: ci si può innamorare, sia perché" Lei o Lui" rappresentano una figura attraente, sia perché qualche cosa in lei o in lui richiama la figura materna o paterna (aspetto inconscio).
Talvolta l'individuo è consapevole della presenza di certe motivazioni, ma non della loro importanza.
Può rendersi conto di lavorare sodo e di amare il successo, ma non accorgersi di quanto la sua ambizione sia esaltata e fino a che punto egli sia incapace di accettare la sconfitta. Richiamare l'attenzione sugli aspetti irrazionali e inconsci della motivazione, non deve indurre necessariamente al pessimismo circa la natura umana; al contrario, l'unica speranza di un controllo razionale della condotta è riposta nella possibilità di affrontare senza finzioni le origini irrazionali dell'azione.
E' un trionfo della ragione il fatto che abbiamo potuto scoprire quanta parte del nostro comportamento sia irrazionale: se vogliamo comportarci ragionevolmente, dobbiamo essere disposti a smascherare la nostra irrazionalità.
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