Per una donna artista l'autoritratto si carica di valenze complesse , diventa una sorta di biglietto da visita, un mezzo di diffusione della propria immagine e del proprio talento. Specchio dell'anima, prezioso strumento di autoanalisi ma anche di rappresentazione dell'immagine che di sé si vuole dare agli altri, l'autoritratto per le donne si carica di ragioni e valenze ancor più complesse.
Immagine divenuta icona dell'epoca, l'autoritratto di Tamara de Lempicka è l'emblema dell'universo della pittrice: un esplicito omaggio alla modernità, all'emancipazione femminile e al leggendario fascino della protagonista. Il personaggio e la biografia di Tamara sono ben più noti della sua ricerca pittorica. Il mito della femme fatale, alimentato dall'artista stessa, ha profondamente influenzato l'analisi dell'opera, imprigionandola in cliché spesso limitanti. Allieva di Maurice Denis e André Lothe, Tamara elabora una cifra stilistica inconfondibile, che affonda le radici nel cubismo ma è profondamente debitrice della tradizione ( in particolare del manierismo di Pontormo e Bronzino).
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