Nato in Brasile da famiglia italiana, arriva nel 1932 a Roma, più tardi si sposterà a Milano, dove si afferma come fotografo d'interni, di pubblicità e moda. Ma il vero successo riguarda la sua capacità di realizzare ritratti che un sapiente uso delle luci rendeva decisamente originali per quei tempi. Studioso delle luci utilizzate di grandi ritrattisti hollywoodiani, ricorre proprio ai riflettori usati nel cinema per caratterizzare il suo stile: diventa così il fotografo delle dive e divi di Cinecittà, dai tempi dei "telefoni bianchi" fino agli anni '60, quando le pose con sguardi sognanti, languidi e seducenti cominciarono a sentire il peso degli anni. Pur essendo legata a uno stile un po' rigido e impettito, la sua fotografia di moda è rimasta attuale per il senso romantico e per il gusto compositivo molto accentuato anche nel dopoguerra, quando Luxardo diversifica la sua produzione.
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