La Consulta deposita le motivazioni della sentenza con cui il 9 aprile ha decretato l'illegittimità costituzionale delle disposizioni della legge 40 che vietano la fecondazione eterologa. La Corte rileva che <<la determinazione di avere un figlio, anche per la coppia assolutamente sterile o infertile, concernendo la sfera più intima e intangibile della persona umana, non può che essere incoercibile, qualora non vulneri altri valori costituzionali>>. Si individua inoltre un ingiustificato e  diverso trattamento delle coppie affette dalla patologia più grave in base alla capacità economica, potendo chi disponeva delle risorse usufruire del trattamento all'estero. La sentenza non determina alcun vuoto normativo.
 

Nessun commento:
Posta un commento