Il titolo del dipinto si riferisce all'usanza, allora in voga in molti locali newyorchesi, di riservare alcuni tavolini per donne sole o accompagnate da altre donne. All'ingresso del ristorante appare un'altra donna addetta alla cassa e il bancone che l'allontana anche dalla figura della cameriera.
Come spesso accade nell'opera di Hopper, anche in questo caso i personaggi appaiono distanti tra loro, chiusi nei loro mondi. Rispetto alle sarte e alle lavandaie della città industriale, le impiegate di Hopper godono di condizioni migliori, ma non riescono tuttavia a sfuggire allo stato di profonda solitudine a cui la realtà urbana sembra condannare.
grande artista ma mediocre pittore,basta guardare il pasticcio con le mani della cameriera in primo piano e la prospettiva del pavimento
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