Miliardi di persone dedicano buona parte del loro tempo ad ascoltare suoni e canzoni, lasciando i loro pensieri in balia di note.
Questo era un aspetto degli esseri umani che sconcertava i Superni, gli alieni dall'intelletto superiore descritti da Arthur C. Clarke nel romanzo "Le guide del tramonto". Spinti dalla curiosità, essi scendono sulla Terra per assistere a un concerto, ascoltano educatamente e alla fine si congratulano con il compositore per la sua creatività - sebbene per loro l'intera faccenda rimanga incomprensibile.
Questi alieni non riescono a concepire che cosa accada negli esseri umani quando fanno o ascoltano musica, perché in loro non accade proprio nulla: in quanto specie, sono creature senza musica.
Possiamo immaginare i Superni, risaliti sulle loro astronavi, ancora intenti a riflettere: dovrebbero ammettere che, in un modo o nell'altro, questa cosa chiamata <<musica>> ha una sua efficacia sugli esseri umani ed è fondamentale nella loro vita.
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