venerdì 12 febbraio 2016

Giambattista Crosato: Apelle dipinge Campaspe 1752-58, Levada, Villa Marcello

Campaspe, spesso identificata con la cortigiana Fillide, è bellissima e disinvolta, capace di mettere in crisi gli uomini più morigerati e gli intellettuali più austeri. Sotto il nome di Fillide e di Campaspe va identificata la stessa figura femminile, una fascinosa cortigiana che dà vita ad alcuni episodi piccanti che coinvolgono personaggi illustri della cultura antica. La vediamo anche dominare anche fisicamente il grande filosofo Aristotele, annebbiato dall'amore e pronto a mettersi a quattro zampe per farsi cavalcare dalla donna; e la ritroviamo, come occasionale amante, al fianco di Alessandro nell'atelier del pittore Apelle, il più celebre artista greco. Alessandro voleva ordinare ad Apelle un ritratto della ragazza. Fillide-Campaspe si mette in posa a testa alta, col busto eretto, e si toglie i vestiti. Apelle è folgorato. Alessandro divertito dall'improvvisa passione scoppiata nel desiderio del pittore decide di concedergli la cortigiana: grazioso oggetto di cui fare dono a chi si vuole.

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