Esposta a una mostra su Dante a Weimar, in Germania, nell'agosto del 2015, la Divina Commedia costituisce il poema dell'eternità e dell'evento, del Giubileo dell'anno 1300 (pur essendo stato scritto tra il 1306 e il 1321, data della morte di Dante), di Firenze e dell'Universo, della Bibbia e della storia di Roma di miti pagani e di padri della Chiesa, di tutto il pensabile, il dicibile e l'indicibile, sino ai neologismi teologici che popolano il Paradiso. Purtuttavia, la Commedia rimane commedia. (Carlo Maria Ossola)
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