mercoledì 6 luglio 2016

Elio Vittorini, Il Politecnico

Elio Vittorini diresse, in un clima di grande entusiasmo la rivista prima settimanale poi mensile dal 1945 al 47, perché si trattava di contribuire davvero a disegnare la struttura della nuova Italia e tutto sembrava sul punto di essere cambiato in meglio. Il primo articolo del giornale, che ne costituisce il manifesto programmatico, è stato un segnale forte per comprendere la tensione morale ed artistica che impone ai letterati di occuparsi finalmente della realtà, ma in più, rispetto al Realismo, anche di contribuire direttamente alla risoluzione dei problemi, essere una forza sociale attiva: Neorelismo, appunto, nuovo per questo suo totale rifiuto dell'imparzialità e del distacco. Il nuovo scrittore è schierato, decisamente e pubblicamente, dalla parte del progresso ed ha come sua base di partenza un rifiuto radicale del fascismo e delle forze che in un modo o nell'altro ne hanno favorito l'ascesa.


Nessun commento:

Posta un commento