Ogni organismo dotato di memoria è in grado di cogliere somiglianze tra il passato e il presente e si può quindi formare varie aspettative circa le conseguenze del suo comportamento.
Secondo studi e ricerche sulla cognitività il comportamento motivato, finalizzato, viene ad essere regolato da queste cognizioni, le quali, basate sul passato e modificate dalle circostanze presenti, comportano aspettative rispetto al futuro.
Spiegare alcune formulazioni sulla cognizione della meta si transita sul " livello d'aspirazione ".
La scelta dalla meta è stata studiata nel corso di esperimenti sul" livello d'aspirazione".
In queste ricerche il livello d'aspirazione si riferisce a una meta a portata di mano, a un buon esito di un esame o di un colloquio per la ricerca di lavoro o nello sport al superamento della prova del lancio del giovellotto e altro. Nei tre casi l'aspettativa può risultare rischiosa sia per il successo dell'esame complicato da alcuni quiz, sia per l'esito del colloquio dove sono emerse risposte poco chiare, sia per il lancio del giovellotto ancora corto. Il soggetto prevede di riuscire, ma le esecuzioni delle prove a cui si è sottoposto hanno ostato in alcuni passaggi, non consentendo una piena soddisfazione. In effetti le intenzioni soggettive di successo o di non piena riuscita dipendono dalle difficoltà da vincere ; oppure il compito può essere più ostativo. In questo caso non interviene nessuna partecipazione dell'Io: una persona che non è mai stata a New York non può aspettarsi di conoscerla. L'esperienza del successo e dell'insuccesso si realizza invece nella zona intermedia: nella zona in cui il successo è molto probabile, l'insuccesso ancora possibile, e quello in cui è più probabile l'insuccesso, senza che sia esclusa ogni possibilità di riuscita.
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