il comportamento motivato tende ad assumere una coloritura emotiva in tutte le sue fasi; in altri termini, la tonalità emotiva non si limita allo stato pulsionale o alla risposta consumatoria ma si accompagna anche all'attività intermedia: è spiacevole essere affamati, come è piacevole mangiare quando si ha fame, ma è piacevole anche la ricerca del cibo e pregustare un buon pranzo. Ci sentiamo euforici quando riusciamo a superare certi ostacoli che ci separano dalla meta, anche se questa non è ancora raggiunta: poiché stiamo cercando di avvicinarci alla meta, gli ostacoli costituiscono un problema e il loro superamento porta con sé la soddisfazione propria della soluzione dei problemi. Ma d'altra parte se la nostra attività in direzione della meta viene arrestata o subisce un grave ritardo, ecco che sorge in noi un sentimento di fastidio o di rabbia o ansia di non riuscire.
Le concomitanti emotive del comportamento finalizzato sono una sorta di commento sui progressi dell'attività; termini come incoraggiamento, incertezza, sorpresa, inquietudine, speranza, indicano di volta in volta il significato emotivo del comportamento motivato, che ora ha una svolta improvvisa, ora è carico di incertezza, ora presenta buone, ora scarse possibilità di successo. Il piacere di raggiungere la meta è modificato o esaltato dalla lotta per ottenere il successo. Quando si parte per una vacanza a lungo pregustata, si godono anche i preparativi, con l'anticipazione dei piaceri della giornata, e si tollera agevolmente il disagio di una levataccia e di un viaggio di molte ore in aereo o in auto e altro: una volta giunti, mentre siamo ancora stanchi, tutto il luogo dove si dovrà soggiornare ci sembrerà accogliente. Il riso del bambino quando gli viene detto che sarà condotto al circo, offre un esempio tipico delle concomitanti emotive della motivazione, così la rabbia può essere una concomitante emotiva spiacevole. Sia il riso che la rabbia nascono come sottoprodotti di sequenze comportamentali diversamente motivate. Ma le occasioni del riso quando vengono ricercate, o la rabbia quando, una volta risvegliata, scatena l'attività di rappresaglia, si traducono in un comportamento finalizzato, come pulsioni o incentivi. In tal caso hanno un ruolo motivazionale e non solo di concomitante emotiva.
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