Taluni individui reagiscono più di altri a modesti stimoli emozionali; sono gli individui che consideriamo "emotivi." Il livello che caratterizza la reattività emotiva di un soggetto ne costituisce il " temperamento ". Uno stato temporaneo di reattività emozionale si definisce umore.
Una persona di buon umore può considerare le piccole contrarietà che incontra come sfide divertenti e superarle senza pensarci, ma quando è di cattivo umore quelle stesse piccole contrarietà possono divenire occasione di rabbia o di sconforto. Gli stati d'animo talvolta non sono altro che i postumi di una scossa emozionale, come quando si resta a lungo in preda alla depressione dopo aver ricevuto cattive notizie. L' alterazione dell'umore può persistere anche se l'emozione è stata espressa liberamente, ma in certi casi perdura come stato di tensione perché i sentimenti non hanno avuto libera espressione quando era il momento. Gli sbalzi d'umore possono essere provocati sia da condizioni interne che da eventi esterni. Uno studio condotto per accertare in quale momento del giorno i bambini tendono a manifestare la rabbia con maggiore frequenza, ha rivelato che il culmine dell'irascibilità si incontra subito prima dei pasti e poco prima di andare a letto. E' certo che in questi casi la fame e il sonno esercitano una certa influenza nel risvegliare l'irritazione.
Oggi i medici conoscono bene un gruppo di malattie che essi definiscono " disturbi psicosomatici", perché le circostanze che danno l'avvio ai sintomi sembrano risiedere nella vita emotiva del soggetto, sebbene i sintomi in se stessi siano "somatici", cioè disturbi o danni degli organi o dei tessuti. In primo piano, fra questi disturbi psicosomatici, le ulcerazioni dell'apparato digerente. Si ritiene ad esempio che le ulcere gastriche possono essere provocate da alterazioni della tensione muscolare e dell'irrorazione sanguigna nelle pareti dello stomaco, in conseguenza di stati emotivi durevoli o ripetuti. Un eccesso di secrezioni digestive, quale è determinato da emozioni intense, può avere effetti di ordine chimico che accentuano il danno. Sebbene i particolari meccanismi con cui si producono tali effetti siano ancora in discussione, il rapporto di certi disturbi organici con il perdurare di alcuni stati emotivi sembra ormai chiaramente accertato. Per esempio, lo stress acuto di attesa di un importante esame scolastico produce aumento ormonale delle catecolamine ( adrenalina e noradrenalina), del cortisolo, elevazione della frequenza cardiaca e vasocostrizione cutanea periferica (mani fredde), aumento della sudorazione e così via in misura tanto maggiore quanto più impreparato il soggetto ritiene di essere.(M.Biondi Milano 1997 Mente cervello e sistema immunitario)
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