Il tipo di memoria più facilmente analizzabile in laboratorio è una pronta rievocazione di un passato già memorizzato: si può dimostrare che si ricorda come si fa ad andare in bicicletta montandoci sopra e pedalando; recitandolo, si può dimostrare che si conosce il soliloquio di Amleto sulla morte.
Ciò che si dimostra in questi casi è che l'attività presente è diversa da quella che sarebbe se non vi fosse alcuna traccia del passato: andiamo in bicicletta, ma se non vi fossero tracce dell'esperienza passata non sapremmo andarci.
Per avere una misura quantitativa della rievocazione in laboratorio, lo sperimentatore lascia passare del tempo dal momento in cui il soggetto ha memorizzato un certo materiale, generalmente con uno dei metodi seriale o a coppie associate: si presenta il materiale al soggetto mediante un dispositivo detto mnemometro. Gli elementi da apprendere ( sillabe senza senso, parole) appaiono uno per volta nella fessura del mnemometro. Dopo una prima presentazione, il soggetto cerca di anticipare l'elemento che sta per apparire nella fessura. Prendendo nota delle risposte esatte e degli errori compiuti dal soggetto, lo sperimentatore può tracciare una curva di apprendimento.
Poi il soggetto ritorna al laboratorio e tenta di anticipare gli elementi memorizzati non appena che l'elemento- stimolo appare nella fessura del mnemometro, cioè prima di avere un nuovo apprendimento: la percentuale di risposte corrette rappresenta il punteggio di rievocazione.
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