Movimento dal respiro europeo, il manierismo raggiunge anche le Fiandre, e Frans Floris, che non si era fatto mancare l'inevitabile viaggio in Italia, dove rimase sette anni tra Roma e Firenze, ne diventa protagonista. Floris divenne il caposcuola dei " cosiddetti" romanizzati, che si ispiravano alla pittura del "Bel Paese", come dimostra la cascata di nudi michelangioleschi che denunciano un testo pittorico fortemente influenzato dal Giudizio Universale della Cappella Sistina. Se da una parte gli aspetti mostruosi e terrifici della tavola ricordano le esperienze di Bosch e restano nel solco di quella scelta che poi sarà di Bruegel, dall'altra il groviglio di corpi richiama, sia pure in maniera scomposta inutilmente descrittiva, il grande affresco di Michelangelo nella Sistina.
Si noti la perizia con cui sono resi i muscoli della coscia e il quadricipite femorale. La conoscenza dell'anatomia è approfondita, come mostra, per esempio, il nudo di schiena del diavolaccio in primo piano. Sono ben evidenti i muscoli della scapola, e la contrazione del deltoide è coerente con la posizione. ( Frans Floris, Caduta degli angeli ribelli 1554 Anversa, Musée Royal des Beaux-Arts)
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