Nell'opera del grande pittore olandese la rappresentazione della realtà è violentemente deformata dalla espressione del mondo interiore dell'artista. Come si può osservare nella Chiesa di Auvers, l'andamento spezzato dei contorni, il ritmo serrato, contorto, a tratti vorticoso delle pennellate (vedi i vortici di pennellate blu nel cielo), infondono nel quadro una vitalità convulsa e tormentosa, mentre l'accostamento stridente dei colori, tra cui prevalgono i toni cupi, esprime una tragica lacerazione dello spirito.
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